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Catalogo 2012

Obiettivi Formativi: 
Il progetto vuole dapprima omogeneizzare le conoscenze sul razionale e sugli strumenti di gestione del rischio clinico; in fase successiva partirà un progetto di miglioramento che, sviluppato con le metodiche della formazione sul campo, svolgerà un mandato di miglioramento su aree specifiche di rischio.
Terminata questa prima fase, che servirà a definire anche le aree prioritarie di intervento, partirà un progetto di miglioramento che, sviluppato con le metodiche della formazione sul campo, svolgerà un mandato di miglioramento su aree specifiche di rischio. Al termine verrà effettuata una verifica d’aula dei progetti di miglioramento sviluppati e dei risultati raggiunti per poi definire i successivi programmi di miglioramento.
Programma: 

I giorno

  • Introduzione: il contesto operativo ed obiettivi del corso
  • La Clinical Governance, il Rischio Clinico, Clinical Risk Management, la sicurezza del paziente: le logiche di fondo
  • Il quadro internazionale e nazionale
  • La gestione del rischio: inquadramento legislativo, metodologico ed organizzativo
  • I tipi di rischi ed i tipi di errore nella pratica clinica
  • Dibattito
  • I sistemi di identificazione dei rischi e degli incidenti: tipologie (proattivi/reattivi, obbligatori/ volontari) e tipi di utilizzo delle informazioni derivanti da questi sistemi
  • Modelli e programmi aziendali (gruppo base)
  • Analisi esercitazioni Failure Mode and Effects Analysis (FMEA) pregresse

II giorno

  • Caratteristiche dei principali metodi di identificazione, analisi e trattamento del rischio e degli eventi: incident reporting, root cause analysis
  • Caratteristiche dei principali metodi di identificazione, analisi e trattamento del rischio e degli eventi avversi: FMEA, un esempio di piano operativo di contenimento del rischio
  • Esercitazioni FMEA

III giorno

  • Incident Reporting
  • Esercitazioni di Incident Reporting
  • Consolidamento degli argomenti
  • Questionario ECM
Destinatari: 

Tutte le professioni sanitarie

Durata: 

18 ore

Quota di iscrizione: 

200,00

La traumatologia è la branca della chirurgia che si interessa delle lesioni da traumi: eventi violenti in la cui forza vulnerante danneggia i tessuti perché ne supera il limite di resistenza. Nei casi più gravi ai danni locali si associa il coinvolgimento delle condizioni generali, per cui si parla di Malattia traumatica.

Obiettivi Formativi: 
Il corso permette di:
  • Fornire ai partecipanti le conoscenze di base e le competenze teorico-pratiche necessarie per assistere il paziente traumatizzato nelle fasi pre e post operatorie e riabilitative
  • Fornire competenze in merito ai principi per l’utilizzazione corretta degli ausili per l’immobilizzazione e la mobilizzazione del paziente traumatizzato in ambiente ospedaliero
Programma: 
  • Distorsioni, lussazioni e fratture a carico degli arti
  • Gestione dell’emergenza traumatologica
  • Le patologie del rachide e della spalla
  • Il trauma cranico
  • Il politraumatizzato
  • Recupero e riabilitazione del paziente politraumatizzato
  • Discussione e compilazione questionario
Destinatari: 
  • Infermieri
  • Fisioterapisti
Durata: 

16 ore

Quota di iscrizione: 

100,00

Anche l’infermiere è responsabile penalmente per “colpa medica”. Anche a lui spetta un ruolo nella tutela della salute del paziente, un ruolo cautelare, per esempio, per quanto riguarda il controllo del decorso postoperatorio e sulla convalescenza.
Obiettivi Formativi: 
Il corso permette di:
  • Approfondire le conoscenze giuridiche dell’infermiere in termini di deontologia professionale, di responsabilità civile e penale
  • Approfondire le conoscenze circa la posizione della Cassazione nella sentenza n. 24573 del 20 giugno 2011
Programma: 
  • Il codice deontologico dell’infermiere
  • Cenni di diritto civile e di diritto penale
  • Sentenza n. 24573 del 20 giugno 2011
  • Confronto con il giurista
  • Discussione e compilazione questionario
Destinatari: 

Infermieri

Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

Il nuovo Testo Unico sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs. 81/08, che sostituisce e implementa il D.Lgs. 626/1994) ha confermato aspetti del precedente decreto rispetto alla formazione del personale e ha introdotto nuovi obblighi per datori di lavoro e lavoratori.
In particolare la normativa vigente obbliga il datore di lavoro a formare e informare il personale dipendente in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Obiettivi Formativi: 
Il corso permette di:
  • Assolvere all’obbligo di formazione imposto al datore di lavoro per la formazione sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (artt. 36, 37, D.Lgs. 81/08). In particolare il corso è finalizzato a trasmettere le conoscenze relative ai rischi di esposizione professionale esistenti nel luogo di lavoro e la loro prevenzione; all’utilizzo corretto dei DPI; alla corretta gestione dell’emergenza.
Programma: 
  • Presentazione del D.Lgs 81/08
  • Attori dei processi di tutela salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: responsabilità e competenze
  • Definizione rischio infortuni e malattie professionali: modalità attuative per evitarli
  • Ambiente di lavoro (microclima, servizi igienico-assistenziali, attrezzature, spazi a disposizione)
  • Direttiva macchine n. 2006/42/CE - cenni
  • Dispositivi di protezione individuale (DPI): classificazione, tipologie, matrice di assegnazione
  • Piano di emergenza e primo soccorso - cenni
  • Segnaletica di sicurezza
  • Tutela lavoratrici madri e puerpere: D.Lgs.151/2001
  • I rischi lavoro correlati:
  1. rischio biologico
  2. rischio chimico e cancerogeno
  3. rischio da esposizione a VDT
  4. rischio MMC, vibrazione e movimenti ripetuti
  5. rischio elettrico
  6. rischio da radiazioni ionizzanti e non
  7. rischio da esposizione a rumore
  8. rischio da lavoro notturno
  9. rischio da attività particolarmente usuranti
  10. rischio stress lavoro correlato
  • Test di apprendimento
Destinatari: 

Tutto il personale dipendente

Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

Poiché il numero delle sperimentazioni cliniche condotte in Italia sui farmaci sta crescendo di anno in anno, gli operatori sanitari si troveranno sempre più coinvolti in questa tipologia di studi con la conseguente necessità di una buona conoscenza sia della metodologia della ricerca sia delle norme che la regolano. Questo rappresenta non solo una necessità per operare correttamente, ma anche per rispondere a una specifica richiesta di legge.
Obiettivi Formativi: 
Il corso intende fornire una presentazione ed un’opportunità di discussione di tutti i punti chiave necessari per una corretta e completa gestione delle attività connesse con le sperimentazioni cliniche condotte con i farmaci, dei metodi utilizzati per assicurare il pieno rispetto e conformità con la vigente normativa, con un taglio molto pratico.
La presentazione/discussione sulle normativa non riguarda solo le GCP ma include anche riferimenti alle legislazioni nazionali ed internazionali.
Il tutto è preceduto da una introduzione sulla corretta metodologia scientifica da utilizzarsi nell’ambito delle sperimentazioni cliniche.
Vengono, inoltre, forniti esempi di potenziali problemi che si potrebbero incontrare nell’ambito delle sperimentazioni cliniche con i farmaci e su come prevenirli.
Programma: 

I giorno

  • Metodologia della ricerca clinica:
  1. gli studi clinici: scopi e finalità
  2. le diverse fasi degli studi e loro criticità
  3. gli errori casuali, i bias e i metodi per evitarli/ridurli
  4. i controlli
  5. gli obiettivi dello studio
  6. i criteri di selezione dei pazienti
  7. i diversi disegni sperimentali
  8. i metodi di assegnamento dei pazienti ai trattamenti
  9. la numerosità campionaria
  • Le norme di buona pratica clinica:
  1. le direttive internazionali e nazionali
  2. la dichiarazione di Helsinki
  3. la convenzione di Oviedo
  4. l’Osservatorio Nazionale sulla Sperimentazione Clinica dei Medicinali (OsSC) e l’EudraCT
  • I compiti e le responsabilità dei soggetti chiave dello studio clinico:
  1. l’autorità competente
  2. il comitato etico indipendente
  3. il promotore dello studio
  4. il monitor
  5. il CRO
  6. l’investigatore
  7. il paziente
  • I documenti principali dello studio clinico (I parte):
  1. il protocollo: struttura e contenuti
  2. gli emendamenti
  3. la scheda raccolta dati (CRF): le indicazioni per la sua costruzione e gli errori da evitare
  4. la CRF in formato elettronico: vantaggi e limiti
  5. il diario del paziente: responsabilità del paziente, del promotore e dell’investigatore
  6. l’Investigator’s brochure (IB)
  7. l’Investigational Medicinal Product Dossier (IMPD

II giorno

  • I documenti principali dello studio clinico (II parte):
  1. il consenso informato/privacy: nell’adulto e nei soggetti vulnerabili
  2. le Procedure Operative Standard (SOP): i documenti originali (Source Documents)
  • I farmaci utilizzati nello studio clinico:
  1. preparazione, confezionamento, etichettatura
  2. gestione: la consegna, il deposito, l’utilizzo, il recupero dai pazienti, la contabilità, la distruzione
  • L’archivio dello studio clinico:
  1. il file dell’investigatore (ISF)
  2. il file principale dello studio (Trial Master File-TMF)
  • La qualità nello studio clinico: quality Assurance, Quality Control, audits, audits ministeriali
  • Gli effetti indesiderati del trattamento:
  1. - gli eventi avversi, le reazioni avverse
  2. - la comunicazione degli effetti indesiderati: tempistica, CIOMS, PSUR
  • La conclusione dello studio clinico (brevi cenni):
  1. data management, analisi statistica e report statistico
  2. report clinico: indicazioni su come deve essere strutturato il report e su come devono essere riportati i dati di efficacia e di safety
  • Lavoro di gruppo: comportamenti simulati su template di protocolli, CRF e/o documenti inerenti gli argomenti trattati
  • Discussione e compilazione questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

12 ore

Quota di iscrizione: 

250,00

All’interno della professione infermieristica, si è delineata e diffusa la convinzione che lo sviluppo scientifico, culturale e sociale dell’assistenza infermieristica sia strettamente consequenziale alla piena valorizzazione di una competenza specifica dell’infermiere nell’ambito dell’assistenza sanitaria, in grado di produrre - a favore delle persone assistite - ‘propri’ risultati di salute sostenuti da prove cliniche di efficacia (Evidence-based Nursing).

Obiettivi Formativi: 
Il corso permette di:
  • Approfondire le conoscenze circa la corretta applicazione di un percorso clinico-assistenziale
  • Saper effettuare ricerche bibliografiche e analizzare linee guida, protocolli, procedure e raccomandazioni
  • Saper creare un protocollo ed una procedura
  • Approfondire il significato di: 
  1. appropriatezza: condizione adatta, adeguata, che abbia carattere di efficacia ed efficienza
  2. efficacia: ottenere un risultato
  3. efficienza: ottenere un risultato tenendo conto dei costi e dei tempi associati
  4. razionalizzazione: criterio metodologico, ragionevole, ordinato, facile, funzionale, sistematico
Programma: 
  • Cos’è un percorso clinico-assistenziale
  • Definizione di “governo clinico”
  • Cos’è una linea guida
  • Cos’è un protocollo
  • Cos’è una procedura
  • Cos’è una raccomandazione
  • Ricerca in letteratura attraverso le più rinomate banche dati
  • Stesura di procedure e protocolli
  • Discussione e compilazione questionario
Destinatari: 

Infermieri 
OSS

Durata: 

6 ore

Quota di iscrizione: 

50,00

Il Nuovo Testo Unico sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (D. Lgs. 81/08) ha confermato, relativamente alla formazione/informazione degli addetti e responsabili del Servizio di Prevenzione e Protezione, il processo sancito il 26/01/06 in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e di Bolzano. In particolare la vigente normativa prevede una formazione articolata su 3 moduli:
Modulo A: modulo di base obbligatorio per RSPP e ASPP

Obiettivi Formativi: 

Modulo A

  • Acquisire conoscenze relative alla normativa generale e specifica in tema di igiene e sicurezza del lavoro
  • Acquisire elementi di conoscenza relativi ai vari soggetti del sistema di prevenzione aziendale, ai loro compiti, alle loro responsabilità e alle funzioni svolte dai vari Enti preposti alla tutela della salute dei lavoratori
  • Acquisire elementi di conoscenza relativi ai rischi e ai danni da lavoro, alle misure di prevenzione per eliminarli o ridurli, ai criteri metodologici per la valutazione dei rischi, ai contenuti del documento di valutazione dei rischi, alla gestione delle emergenze
  • Acquisire elementi di conoscenza relativi alle modalità con cui organizzare e gestire un Sistema di Prevenzione aziendale

Modulo B

  • Acquisire conoscenze relative ai fattori di rischio e alle misure di prevenzione e protezione presenti negli specifici comparti
  • Acquisire capacità di analisi per individuare i pericoli e quantificare i rischi presenti negli ambienti di lavoro del comparto
  • Contribuire alla individuazione di adeguate soluzione tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per ogni tipologia di rischio
  • Contribuire ad individuare per le diverse lavorazioni del comparto, gli idonei dispositivi di protezione individuali (DPI)
  • Contribuire ad individuare i fattori di rischio per i quali è prevista la sorveglianza sanitaria

Modulo C
Integra il percorso formativo dei responsabili SPP al fine di sviluppare le capacità gestionali e relazionali e di far loro acquisire elementi di conoscenza su:

  • Sistemi di gestione della sicurezza
  • Organizzazione tecnico-amministrativa della prevenzione
  • Dinamiche delle relazioni e della comunicazione
  • Fattori di rischio psico-sociali ed ergonomici
  • Progettazione e gestione dei processi formativi aziendali
Programma: 

Modulo A

  • Sistema legislativo: esame delle normative di riferimento
  • Soggetti del Sistema di Prevenzione aziendale: compiti, obblighi e responsabilità civili e penali
  • Sistema Pubblico della Prevenzione
  • Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi
  • Documento di valutazione dei rischi
  • Classificazione dei rischi in relazione alla normativa
  • Rischio incendio ed esplosione
  • Valutazione dei rischi specifici
  • Ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio

Modulo B

  • Rischi legati alla presenza di cancerogeni e mutageni
  • Rischi chimici
  • Rischi biologici e fisici
  • Rischi legati all’organizzazione del lavoro
  • Rischio infortuni
  • Rischio esplosioni
  • Sicurezza antincendio
  • Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Modulo C

  • Organizzazione e sistemi di gestione
  • Sistema delle relazioni e della comunicazione
  • Rischi di natura psiocosociale
  • Rischi di natura ergonomica
  • Ruolo dell’Informazione e della Formazione
Destinatari: 
  • RSPP e ASPP di tutti i settori ATECO in particolare di ATECO 7
Durata: 

Modulo A: 28 ore
Modulo B: da 12 a 68 ore
Modulo C: 24 ore

Quota di iscrizione: 

Modulo A:  500,00
Modulo B:  75,00 ogni 4 ore di formazione
Modulo C: 380,00

La sperimentazione clinica è fondamentale per il progresso della medicina ed è compito di tutti i medici ospedalieri e non.
La sperimentazione clinica richiede una conoscenza metodologica e procedurale che saranno l’oggetto di questo modulo.
Il modulo è rivolto anche ai medici di medicina generale, affinché incrementino la sperimentazione anche a livello ambulatoriale.

Obiettivi Formativi: 
  • Fornire a coloro che eseguono le sperimentazioni cliniche le conoscenze indispensabili sulla metodologia della ricerca clinica
  • Mostrare l’iter da seguire nello svolgimento di una sperimentazione clinica
  • Evidenziare compiti, responsabilità e strumenti richiesti.
Programma: 

I giorno

  • Gli studi clinici, le diverse fasi e le loro criticità
  • Gli errori sperimentali ed i metodi per evitarli/ridurli
  • I diversi disegni sperimentali e loro finalità
  • I criteri di selezione dei pazienti e la numerosità campionaria
  • Gli studi multicentrici e loro peculiarità
  • I cenni sulla struttura del report statistico e di quello clinico

II giorno

  • I Comitati etici: origine, storia e normativa
  • Il contributo della medicina generale alla sperimentazione e gli aspetti etici della sperimentazione clinica

III giorno

  • Le tipologie di sperimentazione clinica e la capacità di valutare il protocollo della sperimentazione
  • Gestione concreta della sperimentazione clinica da parte dello sperimentatore

IV giorno

  • Il paziente arruolato, il consenso informato, la privacy e l’assicurazione
  • Problematiche etiche critiche:
  1. Il Consenso informato e requisiti di validità
  2. Sperimentazioni in soggetti vulnerabili
  3. Informazioni genetiche e materiale biologico
  4. Placebo e farmaci di confronto
  5. L’uso compassionevole dei farmaci
  • Test finale
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

32 ore

Quota di iscrizione: 

500,00

In base alle recenti normative la gestione dei Comitati Etici ha assunto complessità ed obblighi ben precisi. Il modulo che proponiamo fornirà chiare indicazioni affinché l’organizzazione e la conduzione di questo organo rispetti totalmente ciò che la normativa esige.

Obiettivi Formativi: 
  • Far conoscere il quadro legislativo e normativo di riferimento del Comitato Etico
  • Offrire strumenti per l’organizzazione e il funzionamento del Comitato Etico e della segreteria tecnicoscientifica
  • Evidenziare gli obblighi e le responsabilità del Comitato Etico e dei suoi componenti.
Programma: 

I giorno

  • Comitato Etico: la sperimentazione sull’uomo e l’inquadramento legislativo e normativo internazionale e nazionale
  • Comitato Etico: aspetti organizzativi e funzionali
  • Tipologie di sperimentazioni

II giorno

  • Consenso informato
  • Responsabilità del Comitato Etico e dei suoi componenti
  • Aspetto assicurativo
  • L’ Osservatorio Ministeriale sulla Sperimentazione Clinica dei Medicinali (OsSC)

III giorno

  • Organizzazione funzionale della segreteria tecnico-scientifica del Comitato Etico

IV giorno

  • Il processo diagnostico e l’accuratezza dei test:
  1. Metodologia di conduzione e bias degli studi (trasversali) di accuratezza diagnostica
  2. Le scale (nominali e intervallari) di valutazione del paziente; funzionali, di dipendenza, di rischio, di qualità di vita
  3. Gli strumenti di misurazione riferibili a strutture, funzioni, attività, partecipazione International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF)
  4. Acuratezza degli strumenti di misurazione: riproducibilità, sensibilità, specificità, valore predittivo, rapporti di verisimiglianza, nomogramma di Fagan, curve
  5. Receiver Operating Characteristics (ROC)
  6. Gli aiuti in rete: i calcolatori
  7. Valutazione critica di scale di valutazione di studi diagnostici: validità interna, analisi dei risultati, applicabilità clinica
  8. Esercitazioni di problem-solving mediante ricerca e valutazione di scale di valutazione
  • Test finale
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

24 ore

Quota di iscrizione: 

350,00

In Italia, le sperimentazioni con i dispositivi medici sono sempre state una quota minoritaria di tutti gli studi clinici. Questo ha fatto sì che la relativa normativa fosse poco conosciuta e molto spesso, erroneamente, ci si riferisse alla normativa relativa al farmaco. Inoltre, la recente applicazione della Direttiva 2007/47/CE, che istituisce l’obbligatorietà delle valutazioni cliniche per tutti i tipi di dispositivi, è destinata ad incrementare gli studi clinici con i dispositivi.

Obiettivi Formativi: 

Il modulo intende fornire una presentazione ed un’opportunità di discussione di tutti i punti chiave necessari per una corretta e completa gestione delle attività connesse con gli aspetti di preparazione, disegno e gestionale delle sperimentazioni cliniche condotte pre- e post-commercializzazione con i dispositivi medici. Il modulo intende altresì illustrare i metodi utilizzati per assicurare il pieno rispetto e conformità con la vigente normativa, con un taglio molto pratico. A tal fine, cercherà anche di spiegare le differenze e le similitudini tra la normativa per i farmaci e quella relativa ai dispositivi medici. Il tutto è preceduto da una introduzione sulla corretta metodologia scientifica da utilizzarsi nell’ambito delle sperimentazioni cliniche.

Programma: 

I giorno

  • I dispositivi medici:
  1. Categorie e classificazione
  2. La regolamentazione (direttive europee, leggi nazionali, norme ISO, linee guida MEDDEV)
  3. La conformità CE
  4. Gli attori in gioco (commissione europea, organismi notificati, fabbricante/mandatario/importatore, la commissione unica sui dispositivi (CUD), l’Autorità Competente, L’Istituto Superiore di Sanità, l’acquirente)
  5. Il repertorio e la codifica nazionale
  6. Il database europeo dei dispositivi medici
  7. La sperimentazione clinica dei dispositivi non muniti di marcatura CE
  8. La sperimentazione clinica dei dispositivi muniti di marcatura CE
  • La metodologia della ricerca clinica:
  1. Gli studi clinici: scopi e finalità
  2. Le diverse fasi degli studi e loro criticità
  3. Gli errori casuali, i bias e i metodi per evitarli/ridurli
  4. I controlli
  5. Gli obiettivi dello studio
  6. I criteri di selezione dei pazienti
  7. I diversi disegni sperimentali
  8. I metodi di assegnamento dei pazienti ai trattamenti
  9. La numerosità campionaria
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
  • Membri di comitati etici
Durata: 

12 ore

Quota di iscrizione: 

200,00

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