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E.C.M.

Il D.Lgs. 230/95, all’art. 61 comma e), obbliga il datore di lavoro, i dirigenti e i preposti a formare ed informare i dipendenti sulla radioprotezione e sulle misure di sicurezza e prevenzione necessarie a ridurre l’esposizione a radiazioni ionizzanti e non. Numerose attività lavorative possono comportare esposizioni a campi elettromagnetici (CEM) non ionizzanti, specie nei settori dell’industria e della sanità.

Obiettivi Formativi: 

Il corso proposto consente al partecipante, per lo svolgimento della specifica attività lavorativa, di:

  • Conoscere le misure necessarie atte a prevenire l’assorbimento delle radiazioni ionizzanti e non, per sé e per gli altri operatori
  • Conoscere e utilizzare in modo appropriato la modulistica del settore
  • Conoscere i rischi sanitari dovuti alle esposizioni a radiazioni ionizzanti e non
  • Partecipare ai programmi di garanzia della qualità del servizio
  • Possedere le conoscenze necessarie per interpretare l’efficienza degli impianti
Programma: 
  1. Radiazioni ionizzanti:
  • Radiazioni ionizzanti e grandezze usate in radioprotezione
  • Effetti delle radiazioni ionizzanti
  • D.Lgs. 230/95 e successive modificazioni e integrazioni
  • Principi fondamentali della radioprotezione
  • Esempi pratici di applicazione
  • Radon: valutazione del rischio e atti conseguenti
  1. Radiazioni non ionizzanti:
  • Legge 36 del 22/02/2001
  • Definizione di radiazioni non ionizzanti
  • Spettro delle radiazioni non ionizzanti
  • Sorgenti di radiazioni non ionizzanti e loro caratteristiche
  • Effetti biologici nell’organismo
  • Grandezze dosimetriche e grandezze operative
  • Norme di prevenzione
  • Esposizione indiretta
  • Riferimenti legislativi
  • Sorveglianza sanitaria
  • Compilazione del questionario
Destinatari: 
  • Tutte le professioni sanitarie
Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

130,00

Laser - Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation è il noto acronimo del processo fisico generato da radiazione elettromagnetica intensa. I rischi connessi all’uso del laser sono sia quelli relativi alle caratteristiche intrinseche del fascio, sia quelli derivanti dalle apparecchiature che permettono di creare e mantenere questo tipo di radiazione.
Per radiazioni non ionizzanti, invece,si intendono quelle radiazioni il cui meccanismo principale di interazione con la materia non è quello della ionizzazione.

Obiettivi Formativi: 

Il corso consente di conoscere le misure necessarie a prevenire l’assorbimento delle radiazioni non ionizzanti, utilizzare in modo appropriato la modulistica del settore, conoscere i rischi sanitari dovuti all’esposizione ai laser e alle radiazioni non ionizzanti e possedere le conoscenze necessarie ad interpretare l’efficienza degli impianti.

Programma: 

  1. Laser:

  • Nozioni fisiche
  • Caratteristiche generali e fisiche dei sistemi laser
  • Normativa: D.Lgs. 81/08
  • Tecnico Laser e Addetto Sicurezza Laser: funzioni e compiti
  • Misure di sicurezza
  • Rischi derivanti dal funzionamento dei laser
  • Procedure e mezzi di controllo dei rischi
  • Aspetti sanitari e sorveglianza medica


  1. Radiazioni non ionizzanti:

  • Legge n. 36 del 22/02/2001
  • Radiazioni non ionizzanti: definizioni
  • Spettro delle radiazioni non ionizzanti
  • Sorgenti delle radiazioni non ionizzanti
  • Effetti biologici nell’organismo
  • Grandezze dosimetriche e grandezze operative
  • Norme di prevenzione
  • Esposizione indiretta
  • Sorveglianza sanitaria
  • Compilazione del questionario



Destinatari: 
  • Tutte le professioni sanitarie



Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

130,00

Il nuovo testo unico sulla salute e sicurezza negli ambienti di lavoro (D.Lgs. 81/08, già modificato dal D.Lgs. 106/2009), ha confermato aspetti del precedente decreto 626/1994 rispetto alla formazione del personale, introducendo nuovi e più cogenti obblighi per tutti gli attori della prevenzione: dal datore di lavoro ai lavoratori. In particolare la normativa vigente obbliga il datore di lavoro, i dirigenti ed i preposti a formare ed informare il personale dipendente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Obiettivi Formativi: 

Il corso si propone di assolvere all’obbligo di informazione e formazione a carico del datore di lavoro per la formazione sulla sicurezza e salute negli ambienti di lavoro (art. 36, 37, D.Lgs. 81/08). In particolare il corso è finalizzato a trasmettere le conoscenze relative ai rischi di esposizione professionale esistenti nel luogo di lavoro e la loro prevenzione; all’utilizzo corretto dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI); alla corretta gestione dell’emergenza.

Programma: 


  • Test di verifica delle conoscenze preventive

  • Presentazione del D. Lgs. 81/08

  • Attori dei processi di tutela salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: responsabilità e competenze

  • Definizione rischio infortuni e malattie professionali: modalità attuative per evitarli

  • Ambiente di lavoro (microclima, servizi igienico-assistenziali, attrezzature, spazi a disposizione)

  • Direttiva macchine n. 2006/42/CE - cenni

  • Dispositivi di protezione individuale (DPI): classificazione, tipologie, matrice di assegnazione di DPI

  • Piano di emergenza e primo soccorso - cenni

  • Segnaletica di sicurezza

  • Tutela lavoratrici madri e puerpere: D. Lgs. n. 151/2001

  • Rischi lavoro correlati:


  1. rischio incendio ed esplosione ATmopheres EXplosibles (Atex)

  2. rischio biologico

  3. rischio chimico e cancerogeno

  4. rischio da esposizione a Video Terminali (VDT)

  5. rischio Movimentazione Manuale dei Carichi, vibrazione e movimenti ripetuti

  6. rischio elettrico

  7. rischio da radiazioni ionizzanti e non

  8. rischio laser

  9. rischio da esposizione a rumore

  10. rischio da lavoro notturno

  11. rischio da attività particolarmente usuranti

  12. rischio da stress lavoro-correlato


  • Compilazione del questionario
Destinatari: 

  • Tutto il personale dipendente
Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

100,00

Il lavoro, secondo i dettami dell’etica professionale, è autentico solo se offre al soggetto la motivazione per esprimere la propria personalità in ciò che fa lavorando. Gli operatori sanitari sono, nel contempo, agenti morali che mettono al centro non soltanto le loro azioni, compiute con competenza e disponibilità, ma la loro stessa personalità morale.

Obiettivi Formativi: 

Il percorso formativo proposto vuole condurre il discente a possedere le basi fondamentali per poter agire nella progettazione e realizzazione di ambienti di lavoro dove ogni lavoratore si trovi nella condizione di ottenere il meglio da se stesso e dagli altri, vivendo una vita professionale piena e realizzata anche attraverso la conoscenza dei meccanismi alla base dei processi comunicativi e all’apprendimento di tecniche e strategie volte ad un migliore utilizzo delle competenze comunicative con un’utenza specifica.

Programma: 

  • Introduzione al corso
  • Il benessere professionale
  • Principi di etica, deontologia, empatia
  • I meccanismi dei processi comunicativi e apprendimento di tecniche e strategie finalizzate alla comunicazione efficace
  • Esercitazioni
  • Motivazione professionale
  • Esercitazioni
  • Conclusioni
  • Compilazione del questionario



Destinatari: 
  • Tutte le professioni sanitarie e non



Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

120,00

Una conoscenza del Sistema Sanitario italiano in confronto a quello di altri Paesi può aiutare gli operatori sanitari a comprendere i diversi e peculiari aspetti che lo caratterizzano e lo distinguono da quello degli altri Paesi avanzati. Inoltre, l’economia sanitaria, aiutando a prevenire l’erogazione di prestazioni inefficaci o inappropriate, contenendo la spesa che queste comporterebbero e migliorando la qualità generale dell’assistenza, viene considerata come un possibile strumento a supporto dei processi di razionalizzazione del governo della sanità.

Obiettivi Formativi: 

Gli obiettivi del corso sono quelli di far acquisire il vocabolario terminologico e le logiche che sono alla base dell’economia sanitaria, di far sviluppare una mentalità che permetta di leggere criticamente uno studio di analisi costi-efficacia, di permettere di utilizzare e/o partecipare alla produzione di dati di economia sanitaria come supporto alla decisione di adottare o meno una nuova tecnologia, con particolare riferimento ai farmaci ed ai dispositivi medici.

Programma: 

I giorno

  • Modelli di sistemi sanitari:
  1. Confronti tra i diversi sistemi sanitari moderni: punti di forza e di debolezza
  2. Spesa sanitaria e cause di incremento
  • Economia:
  1. Modelli economici
  2. Micro e macroeconomia
  3. Le variabili economiche: strumenti per la rappresentazione e loro interrelazioni
  • Il funzionamento del mercato:
  1. Domanda ed offerta
  2. Il mercato dei beni di consumo
  3. Il mercato in sanità e sue peculiarità
  • Il processo produttivo in sanità
  1. L’efficienza in sanità
  2. L’analisi economica in sanità:
  3. Le diverse tipologie di costi (costi diretti, indiretti ed intangibili)
  4. Le conseguenze dell’intervento sanitario (cliniche, economiche e sociali)

II giorno

  • Le tecniche di analisi economica:
  1. analisi di minimizzazione dei costi
  2. analisi costi-benefici
  3. analisi di costi-efficacia International Center for Economic Research (ICER), piano costi-efficacia, league tables)
  4. analisi di costi-utilità Quality Adjusted Life Years(QALY)
  • La valutazione della qualità della vita
  • La prospettiva dell’analisi
  • L’attualizzazione
  • L’analisi di sensibilità
  • Il percorso logico da seguire per giungere ad uno studio economico completo
  • Le diverse tipologie di studi:
  1. Studi di valutazione del costo sociale della malattia
  2. Studi retrospettivi
  3. Studi prospettici
  4. Modelli
  • Analisi di impatto sul budget
  • La valutazione critica di uno studio di valutazione economica
  • Compilazione del questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
  • Dirigenti Sanitari
Durata: 

16 ore

Quota di iscrizione: 

250,00

L'attività di formazione per il Progetto Ospedale Senza Dolore è indirizzata agli operatori presenti nelle diverse aree ospedaliere. La formazione deve avere carattere multidisciplinare e deve essere rivolta al personale coinvolto nei processi assistenziali.

Obiettivi Formativi: 

Il corso si propone di fornire competenze in merito a:

  • Approfondimento delle conoscenze neurofisiologiche di base del sintomo dolore e delle principali sindromi dolorose
  • Miglioramento delle capacità di apprezzare e valutare il sintomo dolore, utilizzando strumenti adeguati
  • Definizione delle modalità di trattamento del dolore acuto e cronico, con gli aspetti farmacologici e non farmacologici del trattamento
  • Approfondimento degli aspetti psicologici, comunicativi, bioetici, etici, deontologici e giuridici dell'esperienza dolore.
Programma: 

I giorno

  • Presentazione del corso
  • Somministrazione del questionario di verifica delle conoscenze
  • Il Progetto Ospedale Senza Dolore in ambito bioetico e nel miglioramento continuo della qualità in azienda sanitaria
  • Basi teoriche: neurofisiologia e tipologie del dolore
  • Valutazione del dolore e strumenti di rilevazione
  • Assistenza infermieristica: dimensioni del dolore
  • Caratteristiche e modalità di trattamento del dolore acuto: presentazione di casi clinici, lavori di gruppo
  • Dibattito e conclusione del primo incontro

II giorno

  • Concetti di farmacologia clinica, note di legislazione e prescrizione degli oppioidi, scala analgesica dell’OMS: esposizione teorica e applicazioni cliniche
  • Indicazioni circa l’uso degli oppioidi, in particolare della morfina
  • Assistenza infermieristica: il dolore cronico. Presentazione casi clinici, lavori di gruppo
  • Dolore post-operatorio: aspetti clinici ed assistenza infermieristica
  • Dolore post-operatorio: presentazioni di casi clinici, lavori di gruppo, restituzione in seduta plenaria
  • Dibattito e conclusioni del secondo incontro

III giorno

  • Sviluppo di problematiche particolari attinenti il Policlinico (ad es. il dolore pediatrico, il dolore nell'anziano, il dolore in terapia intensiva, le cefalee)
  • Nozioni sulle modalità non farmacologiche nel trattamento del dolore
  • Nozioni sull'utilizzo di modalità infusionali di controllo del dolore: pompe di infusione, tipologie, caratteristiche e modalità di utilizzo
  • Dibattito e conclusioni del terzo incontro

IV giorno

  • Multifattorialità del dolore: aspetti fisici, psicologici ed etici
  • Aspetti psicologici e comunicativi del paziente con dolore
  • Presentazione di casi clinici, lavori di gruppo, discussione in seduta plenaria
  • Restituzione risultati del questionario di verifica dell’apprendimento, ripresa delle criticità emerse
  • Scheda di valutazione finale dell’evento formativo
  • Compilazione del questionario
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

16 ore

Quota di iscrizione: 

180,00

La sperimentazione clinica è fondamentale per il progresso della medicina ed è compito di tutti i medici ospedalieri e non.
La sperimentazione clinica richiede una conoscenza metodologica e procedurale che saranno l’oggetto di questo modulo.
Il modulo è rivolto anche ai medici di medicina generale, affinché incrementino la sperimentazione anche a livello ambulatoriale.

Obiettivi Formativi: 
  • Fornire a coloro che eseguono le sperimentazioni cliniche le conoscenze indispensabili sulla metodologia della ricerca clinica
  • Mostrare l’iter da seguire nello svolgimento di una sperimentazione clinica
  • Evidenziare compiti, responsabilità e strumenti richiesti.
Programma: 

I giorno

  • Gli studi clinici, le diverse fasi e le loro criticità
  • Gli errori sperimentali ed i metodi per evitarli/ridurli
  • I diversi disegni sperimentali e loro finalità
  • I criteri di selezione dei pazienti e la numerosità campionaria
  • Gli studi multicentrici e loro peculiarità
  • I cenni sulla struttura del report statistico e di quello clinico

II giorno

  • I Comitati etici: origine, storia e normativa
  • Il contributo della medicina generale alla sperimentazione e gli aspetti etici della sperimentazione clinica

III giorno

  • Le tipologie di sperimentazione clinica e la capacità di valutare il protocollo della sperimentazione
  • Gestione concreta della sperimentazione clinica da parte dello sperimentatore

IV giorno

  • Il paziente arruolato, il consenso informato, la privacy e l’assicurazione
  • Problematiche etiche critiche:
  1. Il Consenso informato e requisiti di validità
  2. Sperimentazioni in soggetti vulnerabili
  3. Informazioni genetiche e materiale biologico
  4. Placebo e farmaci di confronto
  5. L’uso compassionevole dei farmaci
  • Test finale
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

32 ore

Quota di iscrizione: 

500,00

In base alle recenti normative la gestione dei Comitati Etici ha assunto complessità ed obblighi ben precisi. Il modulo che proponiamo fornirà chiare indicazioni affinché l’organizzazione e la conduzione di questo organo rispetti totalmente ciò che la normativa esige.

Obiettivi Formativi: 
  • Far conoscere il quadro legislativo e normativo di riferimento del Comitato Etico
  • Offrire strumenti per l’organizzazione e il funzionamento del Comitato Etico e della segreteria tecnicoscientifica
  • Evidenziare gli obblighi e le responsabilità del Comitato Etico e dei suoi componenti.
Programma: 

I giorno

  • Comitato Etico: la sperimentazione sull’uomo e l’inquadramento legislativo e normativo internazionale e nazionale
  • Comitato Etico: aspetti organizzativi e funzionali
  • Tipologie di sperimentazioni

II giorno

  • Consenso informato
  • Responsabilità del Comitato Etico e dei suoi componenti
  • Aspetto assicurativo
  • L’ Osservatorio Ministeriale sulla Sperimentazione Clinica dei Medicinali (OsSC)

III giorno

  • Organizzazione funzionale della segreteria tecnico-scientifica del Comitato Etico

IV giorno

  • Il processo diagnostico e l’accuratezza dei test:
  1. Metodologia di conduzione e bias degli studi (trasversali) di accuratezza diagnostica
  2. Le scale (nominali e intervallari) di valutazione del paziente; funzionali, di dipendenza, di rischio, di qualità di vita
  3. Gli strumenti di misurazione riferibili a strutture, funzioni, attività, partecipazione International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF)
  4. Acuratezza degli strumenti di misurazione: riproducibilità, sensibilità, specificità, valore predittivo, rapporti di verisimiglianza, nomogramma di Fagan, curve
  5. Receiver Operating Characteristics (ROC)
  6. Gli aiuti in rete: i calcolatori
  7. Valutazione critica di scale di valutazione di studi diagnostici: validità interna, analisi dei risultati, applicabilità clinica
  8. Esercitazioni di problem-solving mediante ricerca e valutazione di scale di valutazione
  • Test finale
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

24 ore

Quota di iscrizione: 

350,00

In Italia, le sperimentazioni con i dispositivi medici sono sempre state una quota minoritaria di tutti gli studi clinici. Questo ha fatto sì che la relativa normativa fosse poco conosciuta e molto spesso, erroneamente, ci si riferisse alla normativa relativa al farmaco. Inoltre, la recente applicazione della Direttiva 2007/47/CE, che istituisce l’obbligatorietà delle valutazioni cliniche per tutti i tipi di dispositivi, è destinata ad incrementare gli studi clinici con i dispositivi.

Obiettivi Formativi: 

Il modulo intende fornire una presentazione ed un’opportunità di discussione di tutti i punti chiave necessari per una corretta e completa gestione delle attività connesse con gli aspetti di preparazione, disegno e gestionale delle sperimentazioni cliniche condotte pre- e post-commercializzazione con i dispositivi medici. Il modulo intende altresì illustrare i metodi utilizzati per assicurare il pieno rispetto e conformità con la vigente normativa, con un taglio molto pratico. A tal fine, cercherà anche di spiegare le differenze e le similitudini tra la normativa per i farmaci e quella relativa ai dispositivi medici. Il tutto è preceduto da una introduzione sulla corretta metodologia scientifica da utilizzarsi nell’ambito delle sperimentazioni cliniche.

Programma: 

I giorno

  • I dispositivi medici:
  1. Categorie e classificazione
  2. La regolamentazione (direttive europee, leggi nazionali, norme ISO, linee guida MEDDEV)
  3. La conformità CE
  4. Gli attori in gioco (commissione europea, organismi notificati, fabbricante/mandatario/importatore, la commissione unica sui dispositivi (CUD), l’Autorità Competente, L’Istituto Superiore di Sanità, l’acquirente)
  5. Il repertorio e la codifica nazionale
  6. Il database europeo dei dispositivi medici
  7. La sperimentazione clinica dei dispositivi non muniti di marcatura CE
  8. La sperimentazione clinica dei dispositivi muniti di marcatura CE
  • La metodologia della ricerca clinica:
  1. Gli studi clinici: scopi e finalità
  2. Le diverse fasi degli studi e loro criticità
  3. Gli errori casuali, i bias e i metodi per evitarli/ridurli
  4. I controlli
  5. Gli obiettivi dello studio
  6. I criteri di selezione dei pazienti
  7. I diversi disegni sperimentali
  8. I metodi di assegnamento dei pazienti ai trattamenti
  9. La numerosità campionaria
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
  • Membri di comitati etici
Durata: 

12 ore

Quota di iscrizione: 

200,00

Negli ultimi e nei prossimi anni, gli studi osservazionali in Italia hanno occupato ed occuperanno una posizione sempre più rilevante rispetto al passato, grazie all’aumentata frequenza con la quale vengono condotti e alla loro capacità di completare e arricchire il profilo generale di un farmaco. Sfortunatamente, però, a causa del limitato rigore metodologico frequentemente riscontrato nella loro progettazione e conduzione, spesso sono considerati

Obiettivi Formativi: 

Con il presente modulo si intende fornire una presentazione ed un’opportunità di discussione riguardante le peculiarità delle diverse tipologie di studi osservazionali, la corretta metodologia di progettazione, realizzazione e reporting di uno studio osservazionale, con particolare rilievo ai fondamenti scientifici che la regolano, evidenziando altresì le differenze rispetto agli studi di tipo interventistico.
Il presente modulo si propone inoltre di definire le strategie da adottare e i requisiti necessari per effettuare studi osservazionali di elevata qualità scientifica, identificare le principali fonti di bias negli studi osservazionali e conoscere gli adeguati strumenti per la loro prevenzione, garantire l’accuratezza e l’attendibilità dei dati e la correttezza della modalità della loro raccolta, conoscere gli strumenti per un corretto reporting degli studi.
In conclusione lo scopo finale del presente modulo è quello di far apprendere le regole, i metodi ed i procedimenti utili ad una ricerca clinica di qualità ed eticamente corretta.

Programma: 
  • Gli studi osservazionali: classificazione degli studi osservazionali (descrittivi, analitici); disegno e principali bias negli studi di coorte, studi caso-controllo, studi cross sectional; considerazioni etiche in tema di studi osservazionali; punti di forza e limiti di ciascuna tipologia di studio osservazionale; fattori limitanti la qualità metodologica della ricerca eziologica, diagnostica e prognostica
  • La ricerca eziologica: il suo obiettivo consiste nell’identificare la valenza ezio-patogenetica di un fattore di rischio patogeno: disegno,struttura e tipologie della ricerca eziologica (studi descrittivi: case reports, case series; studi analitici: studi di coorte, studi caso-controllo); metodologie di pianificazione e conduzione della ricerca eziologica; analisi dei dati (calcolo delle misure di frequenza: incidenza e prevalenza; calcolo delle misure di rischio (RR- Relative Risk, ARR - Absolute Risk Reduction, odds-ratio); il reporting degli studi (Strobe 2010 - STrengthening the Reporting of OBservational studies in Epidemiology)
  • La ricerca diagnostica: il suo obiettivo consiste nel valutare l’accuratezza di un test diagnostico, in studi di fase I, II, III, IV; lo studio cross-sectional (disegno dello studio e principali bias, calcolo delle misure di accuratezza: sensibilità e specificità, falsi positivi e falsi negativi, la curva ROC (Receiver Operating Characteristic curve), valori predittivi, rapporto di verosimiglianza; metodi per valutare la qualità degli studi di accuratezza diagnostica (il QUADAS - Quality Assessment of Diagnostic Accuracy Studies); il reporting degli studi di accuratezza diagnostica (Stard 2008 - STAndards for the Reporting of Diagnostic accuracy studies)
  • La ricerca prognostica: il suo obiettivo consiste nel valutare la storia naturale e l’evoluzione clinica di una malattia e nello stimare la valenza dei fattori prognostici individuati: struttura della ricerca prognostica (studi di coorte retrospettivi e prospettici); metodologie di pianificazione e conduzione (studi di coorte: disegno e bias principali); studi di validazione e studi di impatto; analisi dei dati; il reporting degli studi (Strobe 2010 - STrengthening the Reporting of OBservational studies in Epidemiology)
  • Test finale
Destinatari: 
  • Medici
  • Infermieri
Durata: 

8 ore

Quota di iscrizione: 

150,00

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