Il paziente critico in rianimazione: accettazione e monitoraggio
Il paziente che giunge in rianimazione presenta spesso caratteristiche cliniche fisiologiche e fisiopatologiche evidenti,anche se talvolta le condizioni cliniche possono non apparire immediatamente critiche, come nell’intossicato o comatoso d’origine multifattoriale.
Questo impone al personale di rianimazione che accetta il paziente una procedura di monitoraggio e l’applicazione d’algoritmi diagnostici ben definiti, che abbiano, quale “end-point”, la messa in evidenza delle alterazioni cliniche più rilevanti nel minor tempo possibile, ottimizzando il conseguente algoritmo diagnostico-terapeutico, l’out-come e la stabilità del paziente.
Formare il personale sanitario affinché sia in grado di monitorare il paziente critico afferente alle varie specialità, oltre che porre in evidenza e differenziare le diverse modalità di monitoraggio.
- Il paziente critico settico
- Il paziente cardiologico - ischemico - cardiochirurgico o di chirurgia vascolare maggiore
- Il paziente con patologia addominale acuta
- Il paziente comatoso o con sindrome metabolica
- Il paziente intossicato - avvelenato
- Il paziente con ipotermia accidentale
- Discussione e compilazione del questionario
Medici di guardia e di Pronto Soccorso (P.S.) / Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA)
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Infermieri di Pronto Soccorso, di sala operatoria, d’area critica e di reparto
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